Si potrebbe intitolare “La complessità spiegata a un amico” il libro pubblicato nell’estate del 2021 da Fulvio Forino (ideatore e direttore del Festival della complessità fin dal 2010), per i tipi dell’editore “Torri del vento” di Palermo.  

Il taglio che caratterizza il libro “Il volo della mosca. Pensare e agire in un mondo complesso” è infatti programmaticamente quello di una divulgazione amichevole che non dia niente per scontato e che si appoggi su esempi reali, concreti, di vita vissuta, per conoscere e osservare nella loro ampiezza e bellezza gli scenari e i fenomeni complessi, così come le azioni e i comportamenti che derivano da questo nostro vivere, agire e decidere in equilibrio dinamico tra l’ordine e il caos.  

 

Il sommario

Vediamo come lo presenta l’editore: “Questo libro è un discorso sul mondo complesso in cui viviamo e sulla concretezza e utilità della visione sistemica della realtà.

Per il suo linguaggio semplice e immediatamente comprensibile, è un libro che mancava tra i tanti che affrontano i temi della complessità che Fulvio Forino riesce a rendere percepibile nella vita di tutti i giorni, per poi affrontare problemi che richiedono di pensare e agire in modo nuovo, sistemico: i cambiamenti climatici, la globalizzazione, la scuola, l’università, la condizione giovanile, la scienza, la sanità, la tecnocrazia. […]

La visione sistemica della realtà non si insegna. Richiede un cambiamento di prospettiva.

Fulvio Forino lo sa e ha fatto la scelta di coinvolgere, anche emotivamente, il lettore in metafore, storie, narrazioni che lo porteranno a pensare a come pensiamo…”.

L’autore

Fulvio Forino è un medico che ha ricoperto tra l’altro il ruolo di direttore sanitario in diversi ospedali, tra cui il San Camillo – Forlanini di Roma. Risale al 1984 il suo interesse per i temi legati all’approccio sistemico, che a partire dagli anni Novanta ha applicato nel suo percorso professionale. In questa ottica ha fondato ed è stato a lungo presidente della associazione sanitaria Dedalo’97, i cui componenti hanno svolto una intensa riflessione sulla complessità della realtà e sull’approccio sistemico alla sanità, che si è concretizzata in varie pubblicazioni, azioni formative e applicazioni in ambiente sanitario.
E proprio con l’intento di diffondere la visione sistemica, Fulvio Forino si è impegnato – come accennato – nella direzione del Festival della complessità, da lui ideato nel 2010 e arrivato nel 2021 alla sua undicesima edizione, distribuita, “a km zero”, in decine di città su tutto il territorio italiano.   

 

Perché abbiamo scelto di parlare di questo libro?  

Lo abbiamo scelto un po’ perché noi del Complexity Education Project (che collaboriamo da sempre alla organizzazione del Festival della complessità) il libro di Fulvio Forino lo abbiamo visto nascere: abbiamo condiviso con lui l’idea di un testo che fosse adatto a chi non sa nulla della complessità; e quella di dividere il lungo testo in capitoli suddivisi a loro volta in piccoli paragrafi dedicati ciascuno a qualche caratteristica delle reti e dei sistemi complessi, oltre che al relativo paradigma cognitivo. Ma non solo: lo abbiamo scelto perché oggettivamente – come dice l’editore nella sua presentazione – va a riempire un vuoto: va cioè a parlare – a tante delle persone che ci circondano, amici, parenti, conoscenti – di un mondo complesso, su cui forse non si sono mai interrogati razionalmente, ma di cui sentono incombere le regole, gli eccessi, gli intrecci, amplificati dallo sviluppo esponenziale delle tecnologie che connettono persone a persone, persone a cose e cose a cose.  

 

La struttura

Come abbiamo appena detto, una delle caratteristiche del volume di Fulvio Forino è la struttura a mosaico: il quadro di insieme si viene infatti delineando via via che il lettore accumula, uno dopo l’altro, piccoli concetti che stanno alla basa del nostro vivere quotidiano, in cui le relazioni sono importanti quanto le cose e gli individui che costituiscono i nodi della rete dei contatti.

Ognuno dei cinque capitoli di cui è composto il libro (e che vedremo poi nel dettaglio) è una parte del mosaico finale: una parte intellegibile che va ad accostarsi alle altre, lentamente ma con grande partecipazione e solidità. In questo modo il lettore acquisisce una conoscenza profonda, radicata, personale, basata su esempi, aneddoti e metafore facilmente riconoscibili e condivisibili. E alla fine del suo percorso si trova in possesso dell’insieme da cui emerge “l’immagine complessa della complessità”. 

 

L’indice dei contenuti  

Ma vediamola un po’ più da vicino la panoramica dei cinque capitoli: li elenchiamo qui di seguito senza commentare, dato che con le loro definizioni tracciano essi stessi lo scenario che emerge dalla lettura del libro:

  1. Sistemi semplici e complicati, sistemi complessi e quattro metafore
  2. Proprietà dei sistemi complessi
  3. Contesto, ambiente, feedback, cambiamento, adattamento, evoluzione
  4. Cultura, apprendimento, modelli mentali, esperienza, conoscenza, scienza
  5. Problemi, incertezza, globalizzazione. Gaia, pandemia, ragionare nella complessità, diffidare dei semplificatori

Da sottolineare che ciascun capitolo è poi suddiviso in paragrafi a loro volta suddivisi in sotto-paragrafi, tutti centrati su esperienze di vita quotidiana. Vediamo un esempio qui di seguito.

 

Esempio di articolazione di un capitolo

Entriamo con uno zoom all’interno di uno specifico paragrafo di un capitolo a caso (per esempio il paragrafo dedicato al feedback nel terzo capitolo) e seguiamo il percorso disegnato per noi dall’autore: seguiamo i titoletti come fossero le briciole di Hansel e Gretel:  

Una nuova scienza (flash di mezza pagina su Norbert Wiener e la cibernetica)
Macchine che si autoregolano

Un pallone e un giocatore di biliardo (un tuffo nella quotidianità più comune, che nasconde leggi complesse)

Causalità lineare (accenno a uno dei vizi logici a cui siamo più affezionati)

Due tipi di feedback (e qui entriamo nel merito)

Feedback negativo: domani si scia (la teoria portata a terra, in una serata in montagna)

Caldaia e termostato si parlano (storie di vita quotidiana)

Un’oscillazione continua (torna l’esposizione dei punti chiave del concetto di complessità)

Due annotazioni

Feedback positivo: caldo che genera caldo (e da qui prende il via una sequenza di titoletti che permettono di osservare il fenomeno del feedback positivo da punti di vista differenti)

Borse azionarie che crollanoLo sregolatorePartorire grazie a un feedback positivoCircoli virtuosi e viziosiI feedback positivi riservano sorprese

… e così avanti ancora per un’altra dozzina di titoletti che scandiscono il percorso di questo paragrafo dedicato al feedback.

Questo è il meccanismo di narrazione che costituisce l’anima del libro di Fulvio Forino: un navigare leggero, divertente, poco impegnativo, ma coinvolgente soprattutto per chi non ha idea di che cosa siano la complessità, il pensiero sistemico, le reti, le connessioni.

A ben guardare, ci accorgiamo che questo avanzare per piccoli passi, questo accumulare conoscenza e la relativa presa di coscienza di cose che si intuiscono ma che non si conoscono a livello razionale, riecheggia la struttura bottom-up tipica dei fenomeni descritti nel testo: ci troviamo dunque di fronte a una sorta di meta-cognizione, che sa accompagnare con leggerezza ed efficacia il lettore meno esperto.

 

Un brano a caso

Chiudiamo questa segnalazione con un brano che possa dare il sapore della scrittura usata da Fulvio Forino per il suo libro (pagina 85):

Durante l’attività fisica vengono rilasciate endorfine, gli ormoni della felicità, e serotonina, l’ormone del buonumore e basta anche un’attività fisica di media intensità praticata regolarmente per avere un miglioramento del tono dell’umore e del ritmo sonno-veglia, una riduzione dei livelli d’ansia e un potenziamento di funzioni cognitive quali, ad esempio, la memoria, l’attenzione, la concentrazione. Eppure, benché tutto ciò sia noto, moltissime persone pensano che insonnia, stanchezza, ansia, irritabilità e disturbi simili si possano risolvere ricorrendo a farmaci o a miracolosi integratori tanto costosi quanto inefficaci. Molte persone sono poco disposte a ritenere che un loro disturbo psicosomatico sia un segnale della loro mente che soffre per l’attività del nostro corpo. Da molto tempo non c’è più alcun dubbio: lo stress determina alti livelli di cortisolo e una riduzione delle difese immunitarie, mentre l’attività fisica ha un effetto contrario. Il concetto di dialogica implica quello di contemporaneità. Siamo contemporaneamente e completamente la nostra mente e il nostro corpo. Il nostro corpo ci parla della nostra mente e la mente ci parla del nostro corpo…”. 

 

Fulvio Forino, Il volo della mosca. Pensare e agire in un mondo complesso, Torri del Vento Edizioni, Palermo 2021