Negli ultimi anni, in ambito organizzativo è cresciuto l’utilizzo del termine VUCA per indicare un ambiente complesso e incontrollabile, a complessità crescente.

Si tratta in realtà di un acronimo che sintetizza Volatility, Uncertainty, Complexity and Ambiguity, traducibili in italiano con Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità. Analizziamoli in dettaglio.

Volatility

Si riferisce alla natura e alle dinamiche dei cambiamenti in un dato contesto, (come ad esempio il mercato economico) che può essere caratterizzato da fluttuazioni, turbolenze, cambiamenti. Maggiore è la volatilità, più i cambiamenti sono veloci.

 

Uncertainty

Indica la misura con cui è possibile prevedere con sicurezza il futuro. All’incertezza si lega l’incapacità di comprendere cosa sta succedendo, di essere cioè consapevoli dei cambiamenti in atto nell’ambiente circostante. Più il mondo è incerto, più è difficile da prevedere.

 

Complexity

Un contesto è tanto più complesso quanto più i fattori da considerare sono numerosi, diversi tra loro e diverse sono le relazioni tra gli elementi. Una maggiore interconnessione, infatti, aumenta la complessità del sistema; questo rende arduo analizzare la quantità complessiva di informazione. Più il mondo è complesso, più difficile sarà da analizzare.

 

Ambiguity

La mancanza di chiarezza di un fenomeno non consente di interpretarlo adeguatamente. Una situazione è ambigua quando l’informazione è incompleta, contraddittoria o inaccurata per giungere a delle conclusioni. Si tratta cioè di un fenomeno “sfumato”, cioè fuzzy.

 

Qui un articolo di Forbes per approfondire.

 

Questi quattro elementi possono essere disposti su una matrice, come mostra l’immagine sottostante.

fonte immagine

 

All’asse delle ascisse corrisponde la quantità di informazioni che abbiamo sul fenomeno da analizzare. Su quello delle ordinate c’è invece quanto siamo in grado di prevedere gli effetti delle nostre azioni su quel sistema.

La disposizione dei quattro quadranti indica che avremo:

  • ambiguity, nel caso di poche informazioni nel presente e poca capacità predittiva;
  • uncertainty, nel caso di molte informazioni nel presente ma poca predicibilità. Ovvero si è in grado di vedere il momento presente del fenomeno, ma non quello futuro;
  • complexity nel caso di poche informazioni nel presente e un buon livello di predizione futura. Si è cioè in grado di individuare i fattori chiave sui quali si potrà agire;
  • volatility, ovvero alta velocità di cambiamento, se si conosce bene il sistema nel presente e si è in grado prevedere il suo andamento futuro.

 

Chiudiamo con un video della Systems Academy sui fenomeni e gli ambienti VUCA.

Si può impostare la traduzione automatica in italiano cliccando in basso a destra sull’ingranaggio nella finestra del video, seguendo poi il seguente percorso: sottotitoli -> traduzione automatica -> italiano.

Buona visione!