Informazione che si replica in rete senza bisogno dell’intervento umano. Il termine (in inglese abbreviato spesso in teme) è stato proposto da Susan Blackmore in una conferenza TED del 2008 per indicare un nuovo replicatore di informazione che si aggiunge ai due conosciuti: il gene, che agisce da miliardi di anni nelle forme viventi; e il meme, che agisce da milioni di anni nella specie umana.
“L’umanità ha deposto un nuovo tipo di meme, il teme, che si diffonde attraverso la tecnologia e inventa modi per mantenersi in vita”, afferma la studiosa, che azzarda l’ipotesi che pool di tecnomemi potrebbero sopravvivere a una estinzione della vita sul nostro pianeta, replicandosi ed evolvendo nelle reti tecnologiche che non necessitano di ossigeno e di equilibri termici come i geni e i memi.